Lo Sloppy Joe è un must in America, ancora poco conosciuto in Italia.
Di che si tratta?
È un panino farcito con carne macinata (manzo), cipolle, salsa di pomodoro o ketchup, salsa Worcestershire (una salsa la cui ricetta è, a tutt’oggi, segreta, molto utilizzata nel Nuovo Mondo) ed altri ingredienti (di solito varietà di spezie) che, di poco, possono anche variare di luogo in luogo. Anche la base può essere diversa e può essere formata da due fette, tipo sandwich o hot-dog, invece che dal classico panino da hamburger.
Nonostante la sua popolarità, ci sono ancora controversie sulla sua origine ma, quello che è certo, è che è comparso sulle tavole degli americani nel XX secolo.
LE ORIGINI
In effetti ricette simili allo Sloppy Joe appaiono su molti testi di cucina americani, ma con altri nomi (come Toasted Deviled Hamburgers, Chopped Meat Sandwiches, Hamburg a la Creole, Beef Mironton o Minced Beef Spanish Style).
Le origini più remote, secondo le ricerche, sarebbero da attribuirsi ad un cuoco, chiamato per l’appunto Joe, che l’avrebbe creato e venduto a Sioux City, in Iowa, nel 1930. Alcune fonti attesterebbero, anzi, che una ricetta priva di salsa di pomodoro sia comparsa già nella metà del 1920, per poi aggiornarsi poco dopo, appunto, negli anni trenta.
Si tratta di un piatto economico, facile da cucinare e gradito da molti, tant’è che si hanno testimonianze sul fatto che, inizialmente, il termine “Sloppy Joe” si riferisse, indistintamente, ad ogni tipo di ristorante/taverna a buon mercato o tavole calde che servissero cibo economico; addirittura, la stessa combinazione di parole indicava anche un tipo di abbigliamento casual!
LA TEORIA CHE IMPLICA LA SECONDA GUERRA MONDIALE
C’è un’altra ipotesi, però, che coinvolge anni differenti, leggermente più in avanti nel tempo, cioè quelli della Seconda Guerra Mondiale.
In effetti, si pensa che la carne sia stata razionata durante quel periodo, per cui le casalinghe, avvilite e disperate per cercare di sfamare le proprie famiglie, avrebbero cominciato ad “allungare” il condimento con salse e spezie per rendere i panini più nutrienti.
Le teorie comunque sono tantissime e diverse, delle quali una coinvolgerebbe anche un cliente (di nome Joe, appunto), “insudiciatosi” mangiando un panino del genere con fare animalesco.
Quello che è certo è che le uniche tracce scritte sono quelle relative al ristorante in Iowa di cui abbiamo parlato in precedenza, il cui nome sarebbe Floyd Angell.
LE VARIANTI MODERNE
Con il passare del tempo, come spesso succede, ogni luogo ha lavorato sulla ricetta originale, creando delle varianti differenti.
Esiste, ad esempio, lo Sloppy Joe Veg, realizzato con la soia al posto della carne, oppure il canadese, la cui base è in comune con quella dell’hot-dog, o ancora quello di Woonsocket, in Rhode Island, dove agli ingredienti si aggiungono peperoni e sedano. Quest’ultima variante, in particolare, si rifà ad una evoluzione naturale che incontrò il panino nel 1969, quando venne creata la salsa Manwich, che rendeva questo piatto ancora più facile da preparare, consacrandolo al primo posto tra i fast food e i cibi veloci per le esigenze di tutta la famiglia; erano anni, infatti, in cui entrambi i genitori cominciavano a lavorare, riducendo il tempo a disposizione per tantissime mansioni.
Insomma, quale che sia la reale origine e la versione si preferisca, lo Sloppy Joe rimane un simbolo dell’America, un pasto nutriente e veloce da preparare e un tratto distintivo di una società che ama il fast food ma anche la tradizione.